giovedì 27 maggio 2010


Nella rivista Mondo Zero3 di un paio di mesi fa, è stato pubblicato un interessante articolo, il quale parlava del progetto educativo “ Il trenino dei sette nani” messo in atto da un asilo nido del comune di Aosta. Questo progetto è stato messo in atto con i bambini più grandi del nido, con lo scopo di fargli apprendere gradualmente di relazionarsi in modo migliore con le Educatrici ed i loro compagni ed inoltre di ordinare la loro storia familiare; questo progetto logicamente comprendeva anche il gioco, indirizzato maggiormente alla scoperta e alla conoscenza. “ il trenino dei sette nani è composto dalla locomotiva che ospita le fotografie delle educatrici di sezione, da un primo vagone che accoglie le fotografie delle famiglie dei bambini e da altri sette vagoni ognuno dei quali è occupato da un passeggero speciale: uno dei sette nani. Ciascun nanetto è stato individuato quale riferimento per un diverso contesto esperienziale: Cucciolo era il simbolo delle attività routinarie e di cura, Eolo delle attività di movimento e Pisolo, naturalmente delle attività rilassanti. Dotto si è fatto carico delle attività da svolgere a tavolino (puzzle, chiodini, disegno...), mentre Brontolo faceva compagnia ai bambini nello svolgimento dei giochi con l'acqua e Gongolo nei momenti di gioco simbolico... Biancaneve, per finire, è stata il punto di riferimento dei bimbi durante le loro prime esperienze al di fuori del nido: la piscina, il mercato, le diverse uscite in piazza, biblioteca, ecc...” (Mondo Zero3 n°4 ,Gennaio-Febbraio 2010, pag. 16).
Questo secondo me è un esempio brillante di come un progetto educativo basato sulle favole che tutti i bambini anche così piccoli possono conoscere, un po' di fantasia ed il gioco è fatto....

mercoledì 12 maggio 2010






Le favole non sono solo utili per fare la nanna!!!

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